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Etichette: impariamo a leggerle, a nostra tutela (prima parte)

Da tempo l'uomo ha spezzato il legame tra cibo e sopravvivenza, legando questo bisogno quotidiano al piacere della condivisione ed ha iniziato a dedicare sempre meno tempo alla scelta e alla produzione degli alimenti affidando questi compiti ad industria e ristorazione. Velocità e sapori facili hanno preso il sopravvento a discapito di salubrità e genuinità. Per recuperare consapevolezza è importante imparare a riconoscere cosa si nasconde dietro alle etichette ed alla comunicazione alimentare.

Il Regolamento Europeo 1169 del 2011 entrato in vigore, per la parte più sostanziale, nel dicembre dello scorso anno ha migliorato e aggiornato una normativa in vigore in Italia già dagli anni Novanta. Le innovazioni introdotte dalla norma comunitaria sono volte a tutelare ulteriormente la salute dei consumatori e assicurare chiarezza e trasparenza.

Sono diverse le novità, che ormai di prassi si trovano in etichetta, ma le più sostanziali riguardano la facilità di lettura grazie alle dimensioni dei caratteri utilizzati di almeno 1,2mm, l'evidenza delle sostanze che provocano allergie o intolleranze, l'indicazione precisa della tipologia di oli e grassi utilizzati nella ricetta, la segnalazione dei trattamenti produttivi subiti dall'alimento ed eventualmente di ogni singolo ingrediente.

Ogni alimento confezionato o sfuso, artigianale o industriale, acquistato per essere preparato a casa o consumato in un locale è accompagnato dall'elenco degli specifici allergeni contenuti. La novità più importante consiste proprio nella possibilità di conoscere anche al ristorante piuttosto che al bar quali ingredienti allergizzanti sono contenuti in ogni singola preparazione. Non sono più ammesse le indicazioni generiche ed allargate a più alimenti (cartello unico) piuttosto che l'informazione fornita verbalmente su richiesta. Nei prodotti confezionati, dove è d'obbligo trovare l'intero elenco degli ingredienti, gli allergeni sono evidenziati e ben riconoscibili a colpo d'occhio attraverso caratteri particolari come il grassetto, il sottolineato o l'uso di un colore diverso.

A piccoli passi verso alimenti che ci raccontano sempre più a fondo la loro storia e produttori che avranno sempre maggior possibilità di dimostrare le loro peculiarità ed eccellenze e distinguersi dalla massa.

Articolo apparso sul numero di gennaio 2016 del mensile QB quanto basta.

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