Contenitori per alimenti...ma quali?
- Michela Di Maria
- 13 ago 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Devo comprare dei contenitori per conservare gli alimenti, quali è meglio scegliere? Quale materiale è il più adeguato?
Partendo dal presupposto che gli alimenti interagiscono con i materiali con cui vengono a contatto sarà sempre necessario scegliere dei contenitori fatti di materiali inerti come il vetro e l'acciaio inox o comunque che hanno un impatto controllato, grazie alle indicazioni che ci vengono date dai produttori.
Il vetro è un materiale che non rilascia al cibo e alle bevande con cui viene in contatto sostanze chimiche dannose, d'altro canto è fragile e pesante, due fattori che possono mettere a rischio la sicurezza del consumatore nel caso in cui si rompa o ancor peggio quando inavvertitamente si scheggia e non ci accorgiamo dell'accaduto. Può capitare di percuotere anche delicatamente i contenitori di vetro dall'esterno o dall'interno e di non notare di aver provocato un danno. Personalmente mi è capitato di cercare di rompere dei grumi di sale grosso con una posata e inavvertitamente di aver scheggiato il contenitore di vetro dal suo interno, la scheggia staccata è finita pericolosamente nel sale. Ho dovuto eliminare barattolo e tutto il sale, per fortuna di poca spesa, per evitare un pericolo non indifferente.
Se invece volessi scegliere un contenitore di plastica la prima cosa da fare è scegliere un imballo “per alimenti” ovvero che riporta il simbolo della forchetta e del bicchiere, in etichetta o sopra stampigliato. Ricordiamoci che esistono anche contenitori inusuali testati per alimenti, un esempio sono i secchi di plastica necessari per grandi quantitativi di alimenti, ottimi in particolare nel periodo di raccolta e preparazione delle conserve con frutta e verdura dell'orto.
In ogni caso prima di procedere con l'acquisto di un imballaggio per alimenti è opportuno chiedersi a quali usi è destinato. Se deve essere messo in lavastoviglie accertiamoci che l'etichetta riporti quest'indicazione e, alla stessa maniera, se deve essere messo in congelatore o in forno a microonde cerchiamo il simbolo o la prescrizione relativa. I produttori più attenti al giorno d'oggi forniscono al consumatore in maniera puntuale tutte queste informazioni e noi così evitiamo di utilizzare a sproposito materiali che potrebbero inquinare gli alimenti che mangiamo quotidianamente mettendo a serio repentaglio la nostra salute. Ricordiamoci che i pericoli di natura chimica, come la scelta sbagliata di un contenitori o il loro uso scorretto, non hanno un impatto immediato sul consumatore ma molto rimandato nel tempo con effetti molto gravi. Aspetto da non sottovalutare, mai.
Infine se i contenitori vanno usati per conservare alimenti che devono essere raffreddati dopo la cottura o per il congelamento scegliamo quelli che hanno una maggiore superficie di esposizione, ovvero bassi e larghi piuttosto che a forma simile al cubo.
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